Il sistema dei trasporti: una sfida complessa

Insieme a circa 20 partner del settore della mobilità, i ricercatori dell'ETH di Zurigo e dell'Università di San Gallo hanno sviluppato una visione per il futuro della mobilità in Svizzera.

Vista ingrandita: Mobilità 2050 (Immagine: Vaidotas Mi?eikis, Flicker)
Il sistema di trasporto svizzero cambierà enormemente entro il 2050. Immagine: Vaidotas Mi?eikis / Flicker

Gli svizzeri percorrono distanze sempre maggiori nella loro vita quotidiana, quindi non sorprende che sia i trasporti pubblici che le strade siano già sovraccarichi nelle ore di punta. In futuro, il settore della mobilità dovrà affrontare sfide ancora più grandi, poiché il traffico è in forte aumento e non ci saranno più risorse finanziarie a disposizione per espandere le infrastrutture rispetto ad oggi. "Tuttavia, un buon sistema di trasporto è importante per la società come i vasi sanguigni per un organismo", afferma Ulrich Weidmann, professore di sistemi di trasporto all'ETH di Zurigo. Il sistema di trasporto è inserito in un contesto sociale, ecologico ed economico. Questo rende impegnativa la ricerca di un consenso tra i più diversi attori con i loro rispettivi interessi.

Un numero maggiore di partner discute come mai prima d'ora

Tuttavia, prospettive e competenze diverse possono anche indicare letteralmente nuove strade. Per questo motivo, i ricercatori dell'Istituto di pianificazione e sistemi di trasporto dell'Università di Zurigo e della cattedra di gestione della logistica dell'Università di San Gallo si sono seduti a un tavolo con 20 importanti attori del mercato svizzero dei trasporti. Tra i partecipanti c'erano aziende di trasporto e logistica tradizionali come SBB, DHL e Swiss, ma anche attori come Migros e Siemens. Le conoscenze raccolte sono state raccolte in diversi workshop e consolidate in una visione comune della "buona mobilità auspicabile".

Previsioni per l'anno 2050

Il primo passo è stato quello di elaborare una previsione per lo sviluppo dei servizi di trasporto fino al 2050. Questa si basa sulle previsioni esistenti, sull'analisi delle tendenze e sulle valutazioni del team di ricerca e degli esperti del settore. Secondo questa previsione, il trasporto di merci e passeggeri per via aerea, ferroviaria e stradale continuerà ad aumentare fino al 2050. Questo vale in particolare per i punti in cui esistono già dei colli di bottiglia, ovvero nei centri urbani, intorno ad essi e tra di essi. I ricercatori si aspettano cambiamenti fondamentali nel sistema di trasporto stesso: "I sistemi di trasporto del 2050 assomiglieranno a quelli di oggi solo all'esterno", afferma Weidmann. In particolare, prevede che i processi diventeranno sempre più automatizzati. In futuro, non solo aerei, treni e automobili saranno controllati in modo sempre più automatico, ma anche i clienti saranno serviti principalmente in modo digitale.

Raccomandazioni per i responsabili politici

In una seconda fase, gli scienziati hanno discusso con gli esperti del settore lo stato obiettivo auspicabile per l'anno 2050, concordando una comprensione comune dei valori e ricavandone tesi che delineano lo stato obiettivo. Esempi di tali tesi sono che il futuro sistema di trasporto nel suo complesso dovrebbe essere finanziariamente autosufficiente o che l'uso responsabile di risorse scarse - come le energie rinnovabili o il terreno - è fondamentale.

Sulla base del confronto tra questo stato obiettivo e la prospettiva che si verrebbe a creare a causa delle attuali condizioni quadro, i ricercatori hanno infine elaborato delle raccomandazioni d'azione per i decisori politici. Tra le altre cose, i ricercatori raccomandano ai politici di ampliare le infrastrutture e i servizi di trasporto in futuro solo se esistono colli di bottiglia che non possono essere risolti con altre misure, come una gestione intelligente. Scrivono inoltre che lo sviluppo delle regioni periferiche non dovrebbe essere guidato solo da sistemi di trasporto aggiuntivi. Al contrario, gli scienziati raccomandano la dismissione e lo smantellamento delle infrastrutture sottoutilizzate. Lo studio conclude inoltre che la pianificazione territoriale dovrebbe essere sempre più orientata verso le infrastrutture esistenti e non viceversa. Ciò significherebbe che l'Umwelt Geomatik dovrebbe generalmente essere costruito in punti già ben sviluppati. Un'altra opzione potrebbe essere quella di abolire gli sgravi fiscali per i viaggi d'affari e il pendolarismo, al fine di arginare il crescente flusso di pendolari.

Weidmann conclude con due conclusioni chiave: "La tecnologia dell'informazione rivoluzionerà tutti i sistemi e, invece di parlare di espansione della capacità, in futuro dovremo parlare molto di più di gestione della capacità. Ciò richiederà anche nuove forme di controllo e possibilmente un piano generale completo".

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